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Safeguarding

SAFEGUARDING POLICY
regolamento

1.PREMESSA
La presente Policy è stata adottata dalla società Benevento Calcio srl al fine di garantire che il calcio sia un’esperienza sicura, positiva e divertente per tutti i bambini e per tutti i ragazzi. Per la realizzazione del fine, la società Benevento Calcio srl si impegna nel garantire che i minori siano posti al sicuro da eventuali pericoli o abusi quando sono coinvolti, a qualsiasi titolo, nel gioco del calcio e nelle corrispettive attività.

La società Benevento Calcio srl ha un approccio di tolleranza zero nei confronti degli abusi sui minori e su tutti i Tesserati. Il rispetto dei diritti e la tutela dei Tesserati, ma più in particolare dei bambini, nel calcio è un obiettivo primario per il Benevento Calcio, che si impegna affinché tutti i propri dipendenti/collaboratori/partner e, in particolare, coloro i quali lavorano abitualmente e a stretto contatto con i minori, adottino i più alti standard di comportamento in campo educativo e sportivo e promuovano ogni misura possibile per minimizzare i potenziali rischi nei quali i e le minorenni, coinvolti nelle proprie attività, possano incorrere.

Per il Benevento Calcio il rispetto della parità di genere rappresenta una priorità fondamentale.

2.FINALITA'
Si identificano di seguito i principi chiavi a cui la società Benevento Calcio srl si ispira per garantire la tutela dei minori e prevenire e contrastare i fenomeni di abuso, violenza e discriminazione:

- assicurare la dignità ed il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, ed in particolare dei minori;
- garantire un’esperienza sicura, positiva ed inclusiva per tutti e, in particolare, per i minori, garantire giusti ritmi che permettano agli atleti una crescita ed uno sviluppo psico-fisico al meglio delle proprie possibilità;
- prevenire e condannare le molestie, la violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, sia essa per questioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale;
- garantire l’uguaglianza e l’equità, valorizzando le diversità;
- aumentare la consapevolezza dei minori e dei tesserati in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele;
- assicurare che tutte le azioni intraprese si muovano in contesto di legalità e nel rispetto delle normative vigenti.

3. DEFINIZIONI
Safeguarding Policy” di seguito “SP”: Complesso di regole di comportamento volte a garantire che il calcio e le relative attività siano svolte in un ambiente sicuro e positivo in modo tale che possano sempre rappresentare un’esperienza piacevole per tutti i bambini e per tutti i ragazzi che devono essere messi al sicuro da potenziali danni, maltrattamenti o abusi.

“Abuso”: Qualunque atto che leda fisicamente o psicologicamente un minore, che procuri direttamente o indirettamente un danno o precluda le prospettive di un salutare e sicuro sviluppo verso l’età adulta. Può consistere anche nell’uso improprio, eccessivo, illecito o arbitrario di qualcosa o nell’incapacità di agire nel modo corretto che si traducano in un danno o nel rischio di arrecare un danno per il minore, tale da comprometterne lo sviluppo. Sono da ritenersi inclusi nella definizione: l’abuso fisico, emotivo/psicologico e sessuale, anche se perpetrati attraverso l’utilizzo di strumenti digitali (online).

“Bullismo e Cyberbullismo”: Comportamenti offensivi e/o aggressivi che un singolo individuo o più persone mettono in atto, ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di una o più persone con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sulla vittima. Comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un soggetto che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura (ad es. insulti), esclusione o isolamento, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima. Trattasi, in generale, di comportamenti che provocano nella vittima disagio nei confronti di un gruppo più o meno vasto, composto per lo più da coetanei.

“Abuso emotivo”: Maltrattamento emotivo reiterato e tale da causare gravi e persistenti effetti sullo sviluppo emotivo del minore attraverso aggressioni e violenze verbali o pressioni psicologiche. Può includere il tentativo di trasmettere e generare una sensazione di inutilità, di non essere amati, di essere inadeguati o apprezzati soltanto in quanto utili a soddisfare le esigenze di un soggetto terzo. Può influire anche sullo sviluppo generando, nel corso delle età, frequenti status di paura o sensazione di costante pericolo. L’abuso emotivo è elemento caratterizzante di tutti i tipi di abuso ma può verificarsi anche indipendentemente da questi.

“Negligenza”: Trascurare in modo persistente e sistematico i bisogni fisici o psicologici del minore e il loro adeguato soddisfacimento. Può avere conseguenze fisiche ed emotive condizionando soprattutto lo sviluppo psicologico e cognitivo.

“Abuso fisico”: Danno fisico inflitto ad un minore. Rientrano in questa casistica ma non la esauriscono le azioni volte a: percuotere, colpire, scuotere, lanciare, scottare, soffocare. Viene causato un danno fisico anche quando un genitore o un tutore simulano dei sintomi relativi a problemi di salute, malattie o infortuni o deliberatamente li causano ai danni del minore di cui sono tenuti a prendersi cura.

“Abuso sessuale”: Il coinvolgimento, intenzionale e interpersonale, di un minore in esperienze sessuali forzate o comunque inappropriate dal punto di vista dello stadio di sviluppo. Tali esperienze possono non comportare violenza esplicita o lesioni; possono avvenire senza contatto fisico e/o essere vissute come osservatori. L’abuso sessuale ricomprende tutti gli atti riguardanti attività sessuale con minorenni (con riferimento alle soglie d'età previste dall’art. 609 codice penale), lo sfruttamento della prostituzione, la pornografia minorile, la corruzione di minorenne, l’adescamento di minori in internet.

“Bambini-e/Ragazzi-e”: Ogni soggetto di età inferiore ai diciotto anni. Con questo termine ci si riferisce sia al bambino che all’adolescente; quindi, la SP riguarda la tutela di tutti i minori, fino al compimento dei 18 anni.

“Delegato Per La Tutela Dei Minori”: Persona incaricata e responsabile dell’implementazione e della corretta applicazione della SP per la tutela dei minori e di tutte le regole e procedure ad essa relative.

“Operatore”: Allenatore, dirigente, arbitro, assistente, collaboratore, medico, membro dello staff o qualsiasi altra persona responsabile di un evento o di un’attività dal punto di vista tecnico, medico o amministrativo gestionale.

“Protezione”: Parte della tutela e della promozione del benessere. Si riferisce alle azioni intraprese per tutelare particolari categorie di minori che soffrono o che potrebbero soffrire un danno significativo.

“Controlli parametro”: Controlli e verifiche effettuati per lo screening e per le valutazioni dello status quo al fine dell’implementazione della SP.

4. NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La presente SP si ispira ai principi orientati alla tutela ed alla salvaguardia dei minori in attuazione delle Linee Guida F.I.G.C. per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione di cui al comunicato ufficiale F.I.G.C. n. 87/A del 31 agosto 2023.

Si basa, inoltre, su quanto previsto e stabilito dalla Child safeguarding Policy UEFA e agli obiettivi ivi identificati tesi a promuovere il benessere dei minori e garantire una protezione adeguata a tutti coloro che sono esposti a rischi di abuso, violenza e discriminazione nello svolgimento dell’attività sportiva.

La presente SP è, altresì, ispirata ed in linea alla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza, nonché a principi volti a dirigere la società nella tutela dei diritti dei minori.

5. DESTINATARI
I destinatari della presente LP e delle norme di condotta ivi riportate sono rappresentati dal personale della società Benevento Calcio srl nonché dagli altri collaboratori, anche occasionali, ivi compresi gli allenatori, i dirigenti, i membri dello Staff a qualsiasi titolo, livello e qualifica.

Con “personale” si intende l’insieme dei lavoratori dipendenti, somministrati, collaboratori e distaccati (il cosiddetto “personale”), nonché i lavoratori parasubordinati e gli altri soggetti che fanno parte dell’organico della Società (ad esempio: staff tecnico, sanitario e medico) a prescindere dalla forma contrattuale o dal fatto di essere o meno tesserati; fra i collaboratori sono inclusi anche i dirigenti accompagnatori, nonché altri collaboratori occasionali della Società (a prescindere dalla categoria professionale e dalla forma contrattuale).

In definitiva, la presente SP si rivolge a chiunque entri in contatto con i minorenni ed i Tesserati, ivi inclusi fornitori di Benevento Calcio srl o fornitori dei Partner, in ambienti gestiti e controllati direttamente o indirettamente da Benevento Calcio srl o dai propri Partner.

I Destinatari sono obbligati a osservare i principi contenuti nella SP, per quanto a loro applicabili.

La SP deve essere sottoscritta da qualunque persona che, avendo rapporti con i minori, collabori a qualsiasi titolo con Benevento Calcio srl.

Il mancato rispetto degli aspetti relativi alla tutela del minore di tali accordi deve essere riconosciuto come violazione disciplinare.

I beneficiari della presente SP sono i genitori/tutori ed i minori e, più in generale, i Tesserati, coinvolti nei programmi di Benevento Calcio srl.

6. CODICE DI CONDOTTA
I codici di condotta sono lo strumento che riflette i valori di civiltà, lealtà, correttezza, probità, rispetto e spirito sportivo; definiscono i comportamenti da tenere in base al ruolo di ciascun soggetto impegnato nelle attività, rilevanti non solo dal punto di vista etico, ma anche legale.

Tutti i soggetti impegnati a qualsiasi titolo e in qualsiasi ruolo nell’organizzazione e nella realizzazione delle attività di Benevento Calcio srl dovranno prendere visione e sottoscrivere i codici di condotta che saranno allegati ad eventuali accordi di collaborazione o al modulo di censimento/tesseramento.

I soggetti ai quali si applica la SP, in particolare, devono evitare condotte inappropriate o potenzialmente abusive, tra cui:

1) colpire, assalire fisicamente o abusare fisicamente o psicologicamente un minore o un Tesserato;

2) avere atteggiamenti nei confronti dei minori o Tesserati che – anche sotto il profilo psicologico – possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;

3) agire con comportamenti che siano di esempio negativo per i minori o Tesserati;

4) impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con individui di età inferiore ai 18 anni, indipendentemente dalla definizione della maggiore età o dalle modalità di consenso legalmente riconosciute nei diversi Paesi. Una errata convinzione riguardo l’età di un minore non è da considerarsi come una difesa accettabile;

5) avere relazioni che possano essere in qualche modo considerate di sfruttamento, maltrattamento o abuso;

6) usare un linguaggio, dare suggerimenti o consigli inappropriati, offensivi o illeciti;

7) comportarsi in maniera inappropriata o sessualmente provocante;

8) stabilire o intrattenere contatti “continuativi” con minori, utilizzando strumenti di comunicazione online personali (e-mail, chat, social network, ecc.). Andranno utilizzati esclusivamente strumenti e ambienti online professionali di cui l’organizzazione è a conoscenza e, ove disponibile, linea telefonica fissa e cellulare di servizio per i contatti telefonici;

9) permettere a uno o più minori di dormire nella propria casa senza sorveglianza e autorizzazione preventiva del proprio diretto responsabile, salvo circostanze eccezionali;

10) permettere situazioni in cui il singolo adulto dorma nella stessa stanza o nello stesso letto con un minore;

11) aiutare il minore in attività di carattere strettamente personale senza che lo stesso ne necessiti;

12) dare denaro o beni o altre utilità ad un minore al di fuori dei parametri e dagli scopi stabiliti dalle attività progettuali o senza che il proprio responsabile ne sia a conoscenza;

13) tollerare o partecipare a comportamenti di minori che siano illeciti e/o illegali o che mettano a rischio la loro sicurezza;

14) agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un Tesserato/minore o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;

15) discriminare.

I soggetti ai quali si applica la SP devono:

1) rispettare sempre i principi di lealtà, probità e correttezza;

2) favorire un ambiente che garantisca lo svolgimento di una pratica sportiva sana, con particolare riferimento a concetti quali inclusività, dignità, equità ed uguaglianza, e che sia finalizzato all’educazione ed alla formazione del minore e più in generale del Tesserato;

3) essere vigili nell’identificare situazioni che possano comportare rischi per i minori, e più in generale per i Tesserati, e saperle gestirle, essendo consapevoli di tutti i diritti ed i doveri a loro in capo;

4) riferire ogni preoccupazione, sospetto o certezza circa un possibile abuso o maltrattamento verso un Tesserato o un minorenne, così come stabilito nella Sezione “Segnalazioni”, nonché nella procedura di gestione delle segnalazioni;

5) organizzare il lavoro e il luogo di lavoro in modo tale da minimizzare i rischi; 6) essere sempre visibili da altri adulti, per quanto possibile, mentre sono con i minori;

7) assicurare la diffusione e il mantenimento di una cultura di apertura che permetta al personale, ai rappresentanti, ai minori e a chi si prende cura di loro di sollevare e discutere con facilità ogni tipo di argomento e preoccupazione;

8) assicurare che comportamenti inadeguati o che possono generare abusi nei riguardi dei Tesserati e dei minori, non passino inosservati, né vengano tollerati; 9) valorizzare le capacità e le competenze dei minori e discutere con loro dei loro diritti, di cosa è accettabile e cosa non lo è, di cosa possono fare nel caso in cui emerga un qualsiasi problema;

10) mantenere un elevato profilo personale e professionale;

11) rispettare i diritti dei minori e dei Tesserati e trattarli con dignità e rispetto; 12) valorizzare le diversità e prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione.

Tutti i Destinatari della presente SP si impegnano a rispettare la Policy ed il “Codice di Condotta” di Benevento Calcio srl, garantendo di non mettere mai in atto condotte inadeguate o potenzialmente abusive.

La Società si riserva il diritto di valutare l’applicazione di provvedimenti disciplinari, in conformità con quanto previsto nel Regolamento per la disciplina del rapporto di lavoro subordinato e nel Modello di Prevenzione, nei confronti dei dipendenti/collaboratori di Benevento Calcio srl che risultino inadempienti alle disposizioni del presente Codice di condotta ed altre tipologie di misure, da valutare a seconda delle casistiche, per i destinatari non dipendenti/collaboratori.

7. VALUTAZIONE DEI RISCHI
La valutazione dei rischi è uno strumento di analisi interna che ha in sé la “capacità di porre le basi per tutte le azioni preventive volte ad assicurare che le attività possano svolgersi in sicurezza, identificando e minimizzando attraverso azioni mirate, i possibili rischi e le possibili problematiche circa la tutela dei minori”. (F.I.G.C. tutela dei minori).

Benevento Calcio srl si impegna ad effettuare una valutazione periodica dei rischi al fine di assicurare l’attuazione e l’aggiornamento della SP.

Sulla base di tale valutazione si impegna a sviluppare eventualmente un piano d’azione per colmare eventuali lacune nell’attuazione delle misure volte a ridurre i rischi e risolvere le problematiche riscontrate.

In base al centro sportivo il numero di operatori sportivi deve sempre essere tale da garantire un’adeguata supervisione degli atleti, tenuto conto del contesto, dell’età e della abilità dei bambini e dei ragazzi convolti.

In fase di progettazione e organizzazione, il numero di minori e di operatori sportivi coinvolti e impiegati deve sempre essere considerato come elemento facente parte della valutazione dei rischi di una data attività o di un dato evento. Ad ogni potenziale rischio/pericolo individuato deve corrispondere una valutazione (alto, medio o basso) in base alla probabilità che si verifichi producendo effetti dannosi.

7.1 SPECIFICHE SITUAZIONI DI RISCHI
Esistono diverse situazioni molto specifiche in cui possono verificarsi abusi, violenze e discriminazioni nel mondo del calcio.

A titolo esemplificativo e non esaustivo di seguito si elencano i principali ambiti da quali possono derivare rischi e le relative regole di condotta tese ad evitarli.

-Partite/allenamenti/prestazioni sportive.
Negli allenamenti, nelle partite, nei momenti di gioco e di partecipazione alla vita del gruppo i destinatari della presente LP si devono comportare nel rispetto delle seguenti ulteriori indicazioni generali:

a) Mantenere un comportamento rispettoso ed evitare comportamenti che possono compromettere il benessere altrui;
b) Riconoscere nel calcio un gioco di squadra: si vince insieme, si perde insieme;
c) Collaborare con tutti i compagni: il saper stare bene assieme è un traguardo da raggiungere;
d) Evitare atti di sopraffazione emotiva e/o psicologica;
e) Evitar l’utilizzo di linguaggio aggressivo, offensivo o inappropriato nei confronti di tutti, in particolare, dei minorenni;
f) Non utilizzare in modo inappropriato i dispositivi elettronici (in particolare, cellulari), in luoghi particolarmente sensibili quali docce e spogliatoi;
 g) È vietato l’introduzione e il consumo di alcool, droghe, sostanze dopanti, tabacchi, sigarette elettroniche all’interno del centro sportivo e/o degli spazi connessi allo svolgimento dell’attività ed in presenza di minori.

-Strutture e spazi condivisi.
La condivisione di strutture e di momenti che comportano un contatto fisico ravvicinato possono rappresentare situazioni di rischio, per cui tutti i destinatari della presente LP dovranno attenersi alle seguenti ulteriori regole di condotta:

a) Spogliatoi e docce: la società Benevento Calcio srl intende garantire che vengano sorvegliati, così come l’accesso ai relativi locali, in modo tale da garantire la privacy dei minori. Solo gli adulti responsabili della supervisione dei minori devono avere accesso all’area spogliatoi, sempre nel numero di 2 minimo, contemporaneamente, evitando i momenti dove un adulto rimanga da solo con i minori.
b) Strutture: Ai visitatori e agli spettatori (compresi eventuali giornalisti/addetti stampa o comunicazione): Benevento Calcio srl intende garantire che non sia consentito rimanere da soli con bambini e ragazzi ed è sempre necessaria la presenza di un supervisore, salvo l’adulto coinvolto non sia un parente del minore. La sicurezza e il benessere dei bambini non devono essere compromessi nei rapporti con soggetti esterni come visitatori o spettatori. Informazioni private come contatti o indirizzi dei minori non devono essere forniti a tali soggetti.

A tal fine, Benevento Calcio srl si impegna a supervisionare tutti le strutture al fine di creare regole mirate e speciali in base al centro sportivo specifico con un’analisi a cadenza semestrale da inserire nel documento denominato “valutazione dei rischi”.

-Trasferte e pernottamenti.
Benevento Calcio srl fa propri i principi ufficiali e resi pubblici dalla F.I.G.C. nella sezione tutela dei minori sui viaggi per disputare partite e tornei.

Le attività, gli eventi e le trasferte posti in essere devono essere sicuri e divertenti per tutti gli atleti e, pertanto, la Benevento Calcio srl intende garantire la seguente supervisione dei minori in modo da evitare il coinvolgimento di un solo collaboratore sportivo nello svolgimento di attività che coinvolgono minori:

-1 adulto per 10 bambini dai 13 ai 18 anni;

-1 adulto per 8 bambini dai 9 ai 12 anni;

-1 adulto per 6 bambini dai 5 agli 8 anni;

-1 adulto per 3 bambini di età pari o inferiore a 4 anni.

Inoltre, i destinatari della presente SP, in caso di trasferte dovranno:

a) Assicurarsi che gli atleti siano sempre seguiti dagli adulti accompagnatori nel numero minimo di 2, evitando i momenti dove un adulto rimanga da solo con i minori;
b) Assicurarsi che gli atleti non si allontanino per nessun motivo dalla squadra o dal gruppo senza esplicita autorizzazione degli accompagnatori e/o responsabili di ogni viaggio; nel caso in cui non si voglia seguire la squadra o il gruppo, deve essere riferito il luogo dove si permarrà per il periodo di tempo concordato;
c) Nello svolgimento di tutte le attività, gli operatori sportivi sono tenuti a rispettare con diligenza le leggi e i regolamenti, nonché il codice etico, le norme di comportamento e le disposizioni interne desumibili dal buon senso, non solo dalla presente Policy.
d) In caso di pernottamento, non deve essere prevista la possibilità che a un minore venga assegnata una camera in condivisione con un operatore sportivo (salve particolari e comprovate esigenze e nulla osta da parte di genitori o tutori) a meno che non vi sia un legame di parentela tra il minore e l’adulto.
e)Devono essere comunicati in anticipo tutti i dettagli sulla struttura individuata e devono essere fornite informazioni sulla modalità di composizione delle stanze e sulla relativa rooming list che potrà essere modificata. Deve essere fornita, in anticipo e in maniera dettagliata, ai minori e comunque ai genitori/tutori, qualsiasi informazione riguardante la struttura individuata e la modalità di composizione delle stanze, nonché la relativa rooming list che potrà subire eventuali variazioni, sempre nel rispetto dei criteri già menzionati e soltanto con il consenso degli organizzatori/responsabili;
f) Devono essere stabilite di volta in volta chiare procedure da applicare in caso di irreperibilità, allontanamento o scomparsa di un minore e qualora un genitore o un tutore non si faccia carico di prelevare il minore al termine di un’attività e lo stesso sia irrintracciabile o impossibilitato;
g) Qualora per prendere parte alle attività il minore viaggi non accompagnato o con altro soggetto diverso dal genitore/tutore deve essere prevista l’acquisizione di un’autorizzazione sottoscritta dal genitore o dal tutore che autorizzi il viaggio o la presa in carico del minore;
h) Qualora sia un soggetto diverso dal genitore/tutore dell’atleta ad accompagnare o riprendere il minore presso il punto di incontro concordato per la partenza o svolgimento dell’attività richiedere una delega sottoscritta dai genitori tramite la quale sia possibile identificare il soggetto incaricato.

-Materiale fotografico e sicurezza online.
a) In caso di detenzione e/o acquisizione di materiale fotografico o video che ritragga un minore è sempre necessario acquisire la relativa liberatoria sottoscritta dai genitori o dai tutori al fine di poter conservare e/o utilizzare tale materiale prodotto.
b) Immagini che risultino essere offensive o che potrebbero determinare una situazione di imbarazzo o di sfruttamento non devono mai essere acquisite o divulgate o condivise.
c) Il minore che si senta offeso dalla pubblicazione di materiale riferito alla sua persona ovvero i genitori o i tutori possono inoltrare una richiesta di oscuramento, rimozione o blocco di qualsiasi dato personale del minore diffuso in rete al responsabile della pubblicazione e/o condivisione.
d) In caso di perdurante inerzia, è fatta salva la facoltà di avviare la procedura di segnalazione.

Benevento Calcio srl si impegna ad effettuare una valutazione del rischio circa l’influenza dell’uso delle tecnologie e dei media sulla tutela e sulla sicurezza dei minori al fine di adottare le misure necessarie per la riduzione di eventuali rischi.

8. PREVENZIONE

-Adozione della Safeguarding Policy
Come indicato in premessa, Benevento Calcio srl ha adottato la presente SP al fine di sviluppare ed agevolare la tutela del benessere dei minori e della prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione.

-Selezione del personale
A tal fine, si impegna a ricercare per l’inserimento nel proprio staff i collaboratori adatti ai ruoli specifici in base alle abilità, alle conoscenze e alle competenze in relazione alla sicurezza con i minori.

Dovrà acquisire da tutti i candidati/e il certificato del casellario giudiziario e carichi pendenti, così come una dichiarazione circa il possesso di alcuni requisiti necessari per il rispetto di tutte le previsioni nell’ambito della tutela dei minori.

Si impegna a verificare la veridicità e l’attendibilità della documentazione fornita dal candidato oltre ad acquisire referenze utili ai fini dell’eventuale inserimento del collaboratore.

Tutti i collaboratori e membri dello staff devono prendere visione e sottoscrivere il Codice di condotta, oltre a conoscere la policy.

Tutti i soggetti selezionati devono essere formati sul tema della tutela dei minori seguendo la piattaforma F.I.G.C.-Tutela Minori, partecipando poi alle riunioni promosse dal delegato.

-Identificazione del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni
Oltre alla predisposizione ed alla consegna della SP, al fine di garantire un ambiente il più possibile sicuro e tutelante Benevento Calcio srl intende affidare le funzioni di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni di cui all’art. 5 delle Linee Guida F.I.G.C. all’avv. Teodoro Reppucci assicurandosi che sia in possesso dei requisiti di competenza, autonomia e indipendenza richiesti per l’esercizio delle funzioni attribuite e non ha riportato condanne penali, anche in primo grado, per reati non colposi.

Il Responsabile ha il compito di:

-vigilare sull’adeguatezza della SP, segnalando la necessità di un suo aggiornamento e/o modifica;

-vigilare sull’efficace attuazione della SP, richiedendo informazioni, accedendo alle strutture, formulando raccomandazioni e curando la predisposizione di un piano d’azione per la risoluzione delle criticità riscontrate;

-promuovere la diffusione della SP, verificando che sia data adeguata pubblicità;

-gestire le segnalazioni ricevute;

-fungere da punto di contatto per qualsivoglia questione riguardante la tutela dei minori e la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di abuso, violenza e discriminazione.

Il Responsabile Safeguarding può essere contattato via e-mail al seguente indirizzo: studiolegalereppucci@libero.it

9-MODALITA’ DI SEGNALAZIONE

Nei casi di violazione dei codici di condotta e di condotte di pericolo e abuso, violenza e discriminazione da parte di tutti i soggetti coinvolti siano essi vittime, testimoni o soggetti venuti a conoscenza dei fatti potranno informare il Responsabile per la tutela dei minori all’indirizzo e-mail: studiolegalereppucci@libero.it e richiedere allo stesso aggiornamenti sullo stato della segnalazione

La società Benevento Calcio srl, garantisce la totale riservatezza del processo, dei documenti e dell’identità del Segnalante in buona fede e degli altri soggetti che, pur non avendo effettuato direttamente la segnalazione, sono comunque ritenuti meritevoli di tutela, fatti salvi obblighi di legge e la tutela dei diritti della società Benevento Calcio srl.

Tutti i documenti o gli atti acquisiti a seguito o contestualmente alla segnalazione saranno gestiti in modo riservato e secondo la vigente normativa in materia di privacy e trattati con la massima discrezione da parte degli incaricati.

La società Benevento Calcio srl si impegna a prendere in carico tutte le segnalazioni che dovessero pervenire.

Se i fatti portati a conoscenza attraverso le segnalazioni non venissero comprovati non sarà possibile intraprendere azioni sanzionatorie nei confronti del soggetto che ha effettuato la segnalazione rivelatasi infondata a meno non si configuri un comportamento in altro modo dannoso da parte di tale soggetto.

Si rappresenta che, comunque, potranno sempre essere informate le competenti autorità.

10. PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI- SANZIONI
In caso di violazioni accertate saranno irrogate, a seconda della tipologia e gravità della condotta, tre tipologie di misure disciplinari:

- L’ammonimento verbale;

- La sospensione dalle attività per un periodo di tempo volto all’accertamento dei fatti;

- La cessazione della collaborazione nei casi conclamati di abuso, violenza o danno perpetrato;

I codici di condotta possono essere di volta in volta aggiornati al pari del documento “valutazione dei rischi” inserendo specifiche misure disciplinari in caso di violazione.